Un piatto sospeso per un Natale solidale

Articolo di · 17 dicembre 2019 ·

“La solidarietà rende gli individui difficilmente controllabili e impedisce che diventino un soggetto passivo nelle mani dei privati”, scrive il linguista e filosofo Noam Chomsky nel libro Sistemi di potere. In effetti, la solidarietà rappresenta un’arma straordinaria in grado di unire le persone che insieme possono opporsi con maggiore efficacia alle iniquità. Identificata come uno dei valori fondamentali e universali, la solidarietà dovrebbe essere quindi la base nella ricerca di soluzioni globali e svolgere un ruolo sempre più importante per risolvere i problemi del mondo.

Il 20 dicembre si celebra la Giornata internazionale della solidarietà umana. Istituita dalle Nazioni Unite nel 2005, questa ricorrenza vuole identificare la solidarietà come valore fondamentale e universale alla base delle relazioni tra i popoli. La data coincide con la creazione del Fondo di solidarietà mondiale, avvenuta il 20 dicembre 2002, il cui obiettivo è la celebrazione dell’unità nella diversità, della consapevolezza pubblica verso l’importanza della solidarietà e l’incoraggiamento per nuove iniziative al fine di sradicare la povertà.

La solidarietà è al centro anche della Dichiarazione del Millennio, sottoscritta dai leader mondiali nel settembre del 2000 per contrastare le ingiustizie di carattere economico, sociale, culturale o umanitario. Il documento elegge la solidarietà a pilastro delle relazioni internazionali del ventunesimo secolo. Ma, nonostante sia stato compiuto qualche passo avanti, gli obiettivi della dichiarazione sono ancora lontani dall’essere raggiunti e tutt’oggi persistono enormi disparità tra i singoli paesi e all’interno degli stessi.

Istituita a ridosso del Natale, la Giornata mondiale della solidarietà crea lo spunto per rendere sempre più concrete azioni di supporto verso situazioni di bisogno come l’iniziativa Un piatto sospeso istituita da Just Eat Italia e Caritas nelle città di Milano, Torino, Roma e per la prima volta, Napoli per donare pranzi e cene di Natale ai più bisognosi.

Dal 2 al 15 dicembre, gli utenti di Just Eat hanno potuto scegliere dal menu di oltre 50 ristoranti partner, dei piatti del valore di 3 euro, 4 euro o 5 euro, da aggiungere al proprio ordine personale. I piatti scelti non sono stati consegnati insieme all’ordine del cliente ma lasciati appunto “in sospeso” come da tradizione del più noto caffè sospeso e raddoppiati da Just Eat al termine dell’operazione per essere successivamente successivamente consegnati nelle giornate del 17, 18 e 19 dicembre in concomitanza con la Giornata Internazionale della solidarietà umana del 20 dicembre.

Progetto di inclusione sociale, il Ristorante Solidale, prima iniziativa di food delivery solidale, nasce per contribuire a sensibilizzare sul fenomeno dello spreco alimentare e per promuovere la solidarietà. Il totale dei piatti raccolti viene donato a ospiti e persone di comunità, case di accoglienza e centri dedicati selezionati e individuati da Caritas Ambrosiana, Caritas Diocesana Torino, Caritas di Roma e Caritas di Napoli, grazie anche alla collaborazione di ristoranti e partner di logistica per le consegne nelle diverse città.

“Siamo molto felici di proporre anche quest’anno l’iniziativa Piatto Sospeso – afferma Daniele Contini, Country Manager di Just Eat Italia – Nel 2018 a Natale abbiamo consegnato oltre 700  pasti e contiamo anche quest’anno di fare altrettanto. Rinnovare Piatto Sospeso – continua Contini – rappresenta per noi una scelta con la quale confermiamo l’impegno del Gruppo verso la sostenibilità e la salvaguardia di una risorsa preziosa come il cibo, con la missione di essere un vero e proprio abilitatore di un circolo virtuoso per ristoranti e persone, di contribuire a diffondere una cultura anti-spreco e di supportare i più bisognosi”.

Sempre tra le azioni “sospese”, particolare importanza merita anche “il regalo sospeso” per donare la gioia del Natale anche ai bambini le cui famiglie non possono permettersi di regalare giocattoli. Acquistando un giocattolo da lasciare nei negozi e nelle librerie che aderiscono all’iniziativa, si permette a chi ne ha bisogno di ritirare il dono per i propri figli. L’anno scorso, solo nel napoletano, sono stati distribuiti oltre mille giocattoli sospesi.

Obiettivo fondamentale di questa giornata però è puntare soprattutto sull’iniziativa personale: la solidarietà come motore principale delle azioni dei singoli, per essere solidali con chi ha più bisogno e contribuire così a creare un mondo migliore.


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