Ricordare i treni d’un tempo. Per farlo, una pubblicazione che, attraverso l’illustrazione fedele e minuziosa dei convogli e degli anni ’60, ripercorre l’evoluzione del sistema ferroviario nazionale. E’ quanto hanno fatto Claudio Vianini e Stefano Zicche, autori del volume intitolato Composizioni ferroviarie anni ’60.
“Il libro – spiega Zicche – nasce dalla necessità di esaminare l’evoluzione delle carrozze e, di conseguenza, del treno nel suo complesso. Credo che sia giusto fare uno sforzo per mantenere una memoria storica delle ferrovie e dei suoi cambiamenti tecnici nel corso del tempo”
Il treno come specchio d’una società che contava sulle rotaie per spostarsi, fidando in quella rivoluzione tecnologica che, di anno in anno, andava a migliorare lo stato di reti e mezzi in transito.
”Il treno – continua l’autore – era per molti italiani l’unico mezzo di trasporto possibile. Era utilizzato dalle famiglie per recarsi in riviera per le vacanze, così come facevo io con i miei genitori gustandomi il viaggio e il paesaggio, ma anche da personaggi illustri che viaggiavano per lavoro, come Maria Callas, più volte ritratta su treni internazionali mentre sorseggia un caffè o saluta i fotografi. Tenevo particolarmente a rendere visibile attraverso i miei disegni il progresso tecnologico ferroviario che è stato costante e significativo soprattutto negli anni ’60”.
A ospitare nelle scorse settimane la presentazione dell’opera è stata la Biblioteca dei trasporti e della mutualità Cesare Pozzo.
“Questa pubblicazione attira gente perché dà emozione, ricorda i nostri treni di epoca lontana, treni che alcuni di noi riconoscono come legati all’ infanzia, alle vacanze in famiglia, ai primi viaggi di lavoro” conclude Stefano Maggi, presidente della Fondazione Cesare Pozzo.
Composizioni ferroviarie anni ’60
Claudio Vianini, Stefano Zicche.
Lomazzo : Tecnografica, 2019 . – 237 p.