Fitoterapia e salute al naturale

Articolo di · 26 settembre 2021 ·

Dalle dermatiti alle patologie muscolo-scheletriche: secondo l’Oms almeno l‘80% della popolazione internazionale trova nelle piante la principale, se non esclusiva, fonte terapeutica

 

Circa due terzi della popolazione mondiale utilizza erbe medicinali per la cura e la prevenzione di varie patologie, con differenze anche molto evidenti tra un Paese e l’altro: in quelli occidentali il consumo è di molto inferiore rispetto agli altri; per quanto riguarda, invece, l’Europa, l’Italia consuma circa ¼ di farmaci vegetali rispetto alla Germania e metà rispetto alla Francia.

Una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) dimostra, inoltre, che il 15,6% della popolazione italiana si cura con la medicina non convenzionale e, in particolare, con l’omeopatia, la fitoterapia (5%) e l’agopuntura mentre, ricorrono a questo tipo di cure soprattutto le donne di età compresa tra i 35 e i 44 anni, con un rapporto di 3:2 rispetto agli uomini. Il maggiore consumo avviene nel nord-est (24,1%), seguito dal nord-ovest (20,7%), dall’Italia centrale (16,3%), Italia del sud (6,5%) e isole (9,3%). Alto è anche il livello di soddisfazione: quasi il 70% dichiara di averne avuto dei benefici, tanto che la Fitoterapia, tra i diversi approcci terapeutici, è in forte incremento. Il ricorso a questa disciplina sembra, inoltre, essere correlato al livello di istruzione: più alto è il titolo di studio, maggiore è il ricorso alle terapie non convenzionali.  

Dati relativi all’utilizzo di queste terapie arrivano anche da una recente stima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: almeno l‘80% della popolazione internazionale trova nelle piante la principale, se non esclusiva, fonte terapeutica, consapevoli che, nel corso dei millenni, proprio le piante hanno costituito la prima fonte di principi medicamentosi per l’uomo, fornendo le basi per lo sviluppo scientifico della terapia farmacologica moderna.

“La Fitoterapia cura e previene numerose patologie per mezzo delle piante medicinali e dei prodotti fitoterapici, studia le capacità curative, per l’appunto, delle piante o delle droghe vegetali

Ermanno Motta – medico esperto di Fitoterapia

(cioè le parti della pianta medicinale allo stato essiccato che vengono utilizzate a scopo terapeutico), le indicazioni di massima, le controindicazioni relative, la posologia e le opportune vie di somministrazione – afferma il dottor Ermanno Motta, medico esperto di Fitoterapia al poliambulatorio medico specialistico Punto Salute di Lugagnano,  convenzionato con la Mutua sanitaria Cesare Pozzo – Questa disciplina non segue filosofie o credenze religiose, né metodologie diagnostiche o terapeutiche diverse da quelle della medicina scientifica, tanto che, a tutt’oggi, circa il 40% dei farmaci monomolecolari moderni deriva direttamente o indirettamente ancora dalle piante. Anche se da molti è ritenuta, ancora oggi, una “terapia alternativa”, la Fitoterapia, inoltre, si colloca perfettamente all’interno dell’ortodossia farmacologica: il rigore scientifico, infatti, precede, accompagna e segue ogni ricerca e i rimedi fitoterapici non sono certo da proporre solo in alternativa ai farmaci di sintesi, potendo talvolta essere associati ad essi e considerati, alle volte, una terapia medica anche di prima scelta perché gravata da minori effetti collaterali rispetto ai corrispondenti farmaci di sintesi. Il medico, il farmacista, l’erborista ma anche il cittadino comune, non esperto, devono sapere che il medicinale vegetale va considerato farmaco a tutti gli effetti, con le sue eventuali controindicazioni e le possibili interazioni, sia con farmaci chimici, sia con altri fitoterapici”.

Andando più nell’aspetto pratico di questa disciplina, le esigenze di salute per le quali sono impiegati con successo i fitoterapici sono:
•    Insonnia/Sindromi ansiose/Depressione lieve e moderata
•    Rallentato transito intestinale
•    Dispepsia/Iperacidità gastrica – Meteorismo
•    Dismetabolismi (lipemia, pressione, sovrappeso, ecc.)
    Disturbi delle prime vie aeree/Faringiti/Mal di gola
•    Insufficienza venosa cronica/Fragilità capillare/Emorroidi
•    Stress, affaticamento fisico e/o mentale/lucidità mentale
•    Basso stato immunitario
•    Menopausa/Dismenorrea
•    Ipertrofia prostatica benigna
•    Cistiti/Ritenzione idrica
•    Patologie muscolo-scheletriche
•    Dermatiti

 

Per quel che concerne la cura dei malanni più frequenti delle stagioni autunnali e invernali oramai alle porte, l’esperto suggerisce l’impiego di alcune piante che possono essere di aiuto in caso di affezioni dell’apparato respiratorio.

“Una buona prassi è quella di sostenere il sistema immunitario in modo tale che sia maggiormente pronto per difendersi da eventuali “attacchi” – afferma Motta – Lo si può fare assumendo Echinacea in compresse o capsule per un periodo di 4 – 6 settimane in ottobre o novembre, ripetendo il trattamento in febbraio – marzo e, naturalmente, nel corso della fase acuta di malattia. Ad essa si può affiancare Acerola oppure Rosa Canina, entrambe ricche di vitamina C. Mentre, nel caso di un “mal di gola” (faringite) si possono aggiungere preparati a base di Propoli oppure Timo come antibatterici per dieci giorni e sciroppi a base di Altea e/o Malva come emollienti nella fase acuta”.

Per quanto riguarda invece il trattamento della tosse, Motta consiglia l’assunzione di sciroppi a base di Timo, Eucalipto o anche di Altea o Malva. “Ottimo prodotto è anche la Grindelia, contenuta in diversi sciroppi, in grado di calmare sia la tosse secca, sia quella “grassa”  – aggiunge l’esperto – Qualora, invece, si venisse colpiti da influenza o da un’infezione virale simil-influenzale, con febbre, all’assunzione di Echinacea ed Acerola si dovrebbero aggiungere 20 – 25 gocce di Tintura di Propoli tre volte al giorno e Spirea oppure Salice in compresse o capsule per la loro azione analgesica, antinfiammatoria e antipiretica”.

I prodotti fitoterapici, sottolinea l’esperto, si possono trovare sotto forma di preparazioni per tisane, infusi o decotti, polveri, tinture, estratti (fluido, secco, liofilizzato, molle), oli essenziali, succhi, oleoliti. Le forme farmaceutiche sono disponibili invece in compresse, capsule, perle, sciroppi, elisir, emulsioni e sospensioni.

La fitoterapia è, inoltre, fortemente applicata anche in età pediatrica, dopo i due anni di età. “Se un determinato prodotto non è consigliabile, si trovano, generalmente, le opportune indicazioni sulla confezione del prodotto – commenta l’esperto – Principale attenzione va posta verso gli oli essenziali, che non vanno mai usati puri nei bambini, nemmeno per via cutanea. Per quanto riguarda invece la gravidanza ci sono erbe di sicuro impiego mentre altre sono sconsigliate, spesso per il semplice motivo che non esistono studi specifici su questo aspetto per quella determinata pianta”.


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