Per l’Organizzazione mondiale della sanità le parole chiave sono equità, resilienza, investimento responsabilità e collaborazione
La Giornata internazionale della copertura sanitaria universale celebrata il 12 dicembre di ogni anno, coglie ancora una volta il mondo alle prese con gli effetti della pandemia di Covid-19. Il messaggio lanciato dalle Nazioni Unite è quello di non lasciare indietro la salute di nessuno, investendo in sistemi sanitari per tutti.
La campagna internazionale dell’Organizzazione mondiale della sanità richiama l’urgente opportunità per maggiori e migliori investimenti in sistemi sanitati fondati sull’assistenza sanitaria di base e al contempo si appella alla responsabilità dei leader per mantenere la promessa di una sanità per tutti, come parte della risposta al Covid-19 e delle strategie per la ripresa.
Le parole chiave sono: equità, resilienza, investimento responsabilità e collaborazione.
- Equità nell’accesso alle cure, perché la pandemia ha esacerbato le diseguaglianze sanitarie e costretto le popolazioni più vulnerabili in situazioni ancora più precarie, è tempo quindi di riequilibrare la bilancia per far sì che arresti temporanei non si trasformino in tendenze permanenti: copertura sanitaria universale significa che venire incontro ai bisogni di tutti, non importa chi e dove essi siano.
- Resilienza, per creare sistemi sanitari che proteggano tutti anche in tempi di crisi. Abbiamo, dicono alle Nazioni Unite, la responsabilità di imparare dalla lezione dalla pandemia che ha mostrato le criticità dei sistemi sanitari, anche investendo nel personale sanitario per resistere a minacce future.
- Investimento, indirizzando i fondi verso un futuro più sano e sicuro: la salute è un investimento non un costo. Sistemi sanitari forti e un maggiore sostegno finanziario pubblico riducono i costi i tempo di crisi.
- Responsabilità, per indurre i leader ad assumersi le responsabilità nella costruzione di sistemi di tutele che non lascino indietro nessuno, a partire dalla salute: dare priorità alla copertura sanitaria universale offre vantaggi per il benessere di tutti.
- Collaborazione tra aree, settori e Paesi, essenziale per la risposta alla pandemia e fondamentale a un’effettiva copertura sanitaria universale.
Un rapporto dell’Istituto superiore della sanità sulla copertura sanitaria universale nel mondo inserisce i vari Stati in uno schema a tre dimensioni (universalità, globalità, gratuità).
Per quel che riguarda l’universalità, emerge che solo il 25% ha accesso all’assistenza sanitaria, con basse coperture soprattutto nei lavoratori del settore informale e nelle aree rurali.
Circa la globalità (i servizi garantiti), il rapporto rileva servizi carenti soprattutto per i farmaci e le visite ambulatoriali.
Per la dimensione della gratuità invece i costi sono coperti quasi all’80% in caso di assicurazioni obbligatorie basate sul datore di lavoro, mentre l’assistenza medica governativa copre una
percentuale inferiore e le assicurazioni sanitarie volontarie basate sulla comunità coprono solo una piccola parte dei costi sostenuti dalla popolazione.
La copertura sanitaria in Italia è indicata come molto buona, secondo la media dei vari indici considerati con tuttavia un valore indicato come scarso nell’indice ICHS (incidenza della spesa catastrofica per la salute).