Il loro ruolo diventa fondamentale anche nell’emergenza sanitaria da COVID-19 proteggendo i loro membri dai pericoli, prendendosi cura dei bambini che non vanno a scuola e allo stesso tempo tutelando le loro responsabilità lavorative.
La famiglia è il “fondamentale gruppo sociale e l’ambiente naturale per lo sviluppo e il benessere di tutti i suoi membri, in particolare i bambini”. Questo è il principio nel quale crede fortemente l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite tanto da istituire nel 1994 la Giornata Internazionale delle Famiglie: un’occasione per promuovere la consapevolezza sulla tematica e interrogarsi sui processi sociali che la riguardano.
La cura della famiglia fa infatti parte degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile previsti dall’Onu ed è considerata quindi un’istituzione da sostenere e aiutare perché il primo pilastro della vita, la prima protezione dell’infanzia e il primo motore che permette di generare una società più sana. Questa ricorrenza vuole inoltre invitare i governi, le organizzazioni non governative, le scuole e i singoli individui a promuovere una migliore comprensione delle funzioni, dei problemi e dei bisogni legati alla famiglia intesa come differenti nuclei abitativi. Da qualche anno infatti, anche la dicitura ufficiale di questa giornata è stata cambiata dalle Nazioni Unite in “The International Day of Families“, dove la forma al plurale di “famiglie” ha lo scopo di includere tutti i diversi modelli di nucleo familiare che la modernità sta presentando.
L’edizione 2020, a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19 viene celebrata con eventi online e il focus è il fondamentale ruolo che le famiglie stanno rivestendo in questo momento storico. Sono infatti proprio loro a giocare la partita più importante, ossia sopportare il peso maggiore della crisi proteggendo i loro membri dai pericoli, prendendosi cura dei bambini che non vanno a scuola e allo stesso tempo continuando con le loro responsabilità lavorative.
Questa edizione ha quindi lo scopo di mettere in evidenza l’importanza di investire nelle politiche sociali per proteggere le persone e le famiglie più vulnerabili e per favorire una maggiore uguaglianza per tutti.
Gli obiettivi di questa giornata sono quindi rappresentati in tre punti fondamentali:
– sottolineare l’importanza della famiglia nella società: se avremo famiglie più forti, avremo scuole e comunità più strutturate. Un’unità familiare solida può aiutare ogni membro a sentirsi più soddisfatto di se stesso e del mondo.
– riflettere per avere conversazioni critiche: la Giornata internazionale delle famiglie è un momento di festa ma anche di riflessione su alcune delle sfide e problematiche che i nuclei familiari di tutto il mondo devono affrontare come la povertà, la mancanza di assistenza sanitaria, l’occupazione e l’educazione dei figli. Questa giornata vuole infatti promuovere la consapevolezza e una migliore comprensione di alcune sfide importanti.
– ricordare che tutte le famiglie non si assomigliano e che ogni famiglia è diversa: la famiglia può essere definita in molti modi diversi e la Giornata internazionale delle famiglie lo riconosce. Alcune famiglie sono composte da bambini, altre no. Alcune sono costituite da un genitore, altri da più di uno. La Giornata Internazionale delle Famiglie non si limita a celebrare coloro che condividono il DNA ma vuole festeggiare tutte le persone che si amano.
A tale proposito, anche l’Italia sta rispondendo con interventi normativi ai cambiamenti richiesti dalla società. La Repubblica Italiana, secondo l’articolo 29 della nostra Costituzione “riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio” e , come riportato al secondo comma, afferma che “il matrimonio è ordinato sull’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare”. Negli ultimi tempi però, la stessa giurisprudenza ha risposto ai mutamenti della società che abbraccia differenti tipi di unione e il concetto tradizionale di famiglia è stato quindi nel tempo riconsiderato.
Dalla riforma del diritto di famiglia del 1975 che sancisce importanti aspetti come l’eguaglianza tra coniugi o il regime patrimoniale della famiglia (separazione dei beni o comunione legale/convenzionale), i recenti interventi normativi e giurisprudenziali hanno riguardato ogni aspetto del vivere civile. Basta citare le leggi sulla tutela degli orfani di femminicidio e sullo stalking o ancora a livello giurisprudenziale, l’adeguamento alle esigenze sociali come l’assegno di divorzio, il cui adeguamento è stato distinto rispetto ai figli e al coniuge, l’accertamento giudiziale della paternità, la responsabilità genitoriale (da patria potestà a potestà genitoriale, fino a responsabilità genitoriale), il mantenimento del figlio maggiorenne, l’affidamento della prole da monogenitoriale a condiviso, il risarcimento al figlio quando il genitore rifiuta un qualsiasi rapporto con lo stesso (Tribunale di Milano, Sezione X, Sentenza 13 marzo 2017, n. 2938), la trascrizione dell’atto di nascita di un bimbo con due mamme (Corte di cassazione, Sentenza 15 giugno 2017, n. 14878), il reato di maltrattamenti in famiglia (configurabile anche a carico dei coniugi separati per la Corte di cassazione – Sentenza 24 gennaio 2018, n. 3356), la configurazione del diritto di visita dei nonni.
A partire da luglio 2016 inoltre, è stata introdotta in Italia una nuova modalità di contrarre un vincolo di convivenza ossia le unioni civili. Secondo i dati Istat, nel 2018 sono state celebrate 2.808 unioni civili tra coppie dello stesso sesso, che si vanno ad aggiungere alle 2.336 del 2016 e alle 4.376 del 2017, per un totale di 9.520 unioni civili celebrate, di cui 529 con figli.
Obiettivo dell’edizione 2020 della Giornata delle famiglie è proprio sensibilizzare per ottenere una risposta collettiva che possa garantire uguaglianza e pari opportunità alle famiglie in una situazione, quella appunto provocata dall’emergenza sanitaria per il COVID-19, che ha ancora più rimarcato le forti differenze e diseguaglianze.