Cibi sicuri? Impariamo a riconoscerli

Articolo di · 5 giugno 2020 ·

Leggere e interpretare le etichette alimentari, evitare cibi preconfezionati, prediligere le materie prime da usare in cucina e scegliere cibi di stagione sono solo alcuni dei comportamenti che l’individuo può adottare per consumare cibi sicuri per la salute.

 

Ancora oggi nel mondo quasi una persona su dieci si ammala dopo aver consumato cibo contaminato.

Contribuire alla sicurezza alimentare, alla salute umana, alla prosperità economica, all’agricoltura, all’accesso ai mercati, al turismo e allo sviluppo sostenibile sono gli obiettivi alla base dell’istituzione della Giornata mondiale della sicurezza alimentare (WFSD), che si prefigge anche di sensibilizzare l’opinione pubblica e caldeggiare misure volte a prevenire, individuare e gestire i rischi veicolati dagli alimenti.

“E’ oramai noto dalla letteratura che il cibo influisce sulla salute sia psicologica sia fisica dell’individuo e un’alimentazione scorretta e sbilanciata può influire sull’insorgenza di malattie croniche come

Biologa-nutrizionista

quelle cardiovascolari, il diabete e il cancro – afferma la dottoressa Marta Lacovich, biologa nutrizionista – Secondo l’Oms, un terzo delle malattie cardiovascolari e dei tumori potrebbe essere prevenuto con una corretta alimentazione, con il mantenersi normopeso fin da piccoli, con il praticare attività fisica e con lo scegliere la dieta mediterranea prestando attenzione all’origine delle materie prime”.

Un individuo, per poter avere coscienza e sentirsi sicuro nella scelta degli alimenti, deve essere dotato di strumenti utili come il saper leggere le etichette alimentari che consentono di selezionare al meglio il cibo da acquistare.

“Come indicato dal Ministero della Salute “l’etichetta è la carta d’identità dell’alimento” – continua la dottoressa Lacovich – Occorre per tanto controllare prima di tutto che l’etichetta sia chiara e leggibile e che riporti il maggior numero di indicazioni in grado di valorizzare le proprietà nutrizionali del prodotto. Bisogna ricordarsi, come prima cosa, di controllare l’ordine degli ingredienti che sono inseriti in scala decrescente di quantità e porre attenzione alla posizione che occupa, ad esempio lo zucchero, nella lista degli ingredienti, soprattutto nei prodotti preconfezionati. Occorre anche notare che venga riportato il peso reale del prodotto (netto, ad esempio sgocciolato) per non farsi ingannare nella scelta dalla dimensione delle confezioni. Fondamentale è inoltre verificare se l’alimento contiene additivi (coloranti, conservanti, antiossidanti, correttori di acidità) identificati dalla sigla E più il numero che segue e che indica la tipologia: tipo conservante da E200 a E299, tipo colorante da E100a E199”.

Per scegliere bene gli alimenti, viene suggerito di dotarsi di una buona organizzazione prima di recarsi a fare la spesa, scegliendo con attenzione cosa comprare. “Fare questo aiuta a non buttarci sui comfort food o sul cibo “spazzatura” – continua la dott.ssa Lacovich – Potrebbe essere utile stilare una lista della spesa tenendo presente l’acquisto di cereali integrali, verdura e frutta, scegliendola possibilmente fresca e di stagione. Si può optare anche per quella surgelata senza aggiunta di condimenti, che può essere utile nei momenti in cui si ha poco tempo a disposizione per fare spesso la spesa. Per la carne, attenzione al colore e al tono indice di freschezza e alla tracciabilità del prodotto che significa paese di nascita, allevamento e macellazione. Per il pesce si deve controllare la denominazione, il metodo di produzione (allevato o pescato) e il paese di provenienza e preferire il pesce azzurro o bianco di dimensioni ridotte per via della presenza di mercurio nei pesci di grosse dimensioni. Anche per questi alimenti inoltre, si possono organizzare delle scorte surgelate di pesce fresco o preconfezionato ma senza precottura (pesce prefritto)”.

Tra le regole da seguire nella scelta dei cibi, rientra anche il dare precedenza alla freschezza degli alimenti (panificati compresi) e alla stagionalità nel caso di frutta e verdura. Altro capitolo a cui dare importanza è rappresentato dagli zuccheri e il consiglio degli esperti è di limitare la scelta di alimenti e bevande ricchi di zucchero, grassi saturi o grassi trans.

“Per avere una corretta alimentazione è fondamentale scegliere principalmente materie prime da portare in cucina e non prodotti preconfezionati o ricchi di additivi come conservanti, dolcificanti, coloranti, aromi vari – continua Lacovich – La sicurezza del cibo deve essere garantita in ogni parte della filiera produttiva, anche a livello di confezione in cui vengono conservati gli alimenti. Si può, nel caso proprio delle materie prime, scegliere il biologico che si basa sulla dedizione all’ambiente e sul suo rispetto senza OGM e trattamenti chimici coloranti o conservanti evidenziando un maggior contenuto di nutrienti”.

Oltre al comportamento del singolo individuo, nel processo di distribuzione e utilizzo di cibi sicuri, sono coinvolti altri attori fondamentali come i governi che hanno l’importante ruolo di garantire alimenti sicuri e nutrienti per tutti (i responsabili politici possono promuovere sistemi agricoli e alimentari sostenibili favorendo la collaborazione multisettoriale tra sanità pubblica, salute animale, agricoltura e altri settori), come i produttori agricoli e alimentari che devono adottare buone pratiche di coltivazione garantendo a livello mondiale una sufficiente fornitura di alimenti salubri, smorzando al contempo gli effetti del cambiamento climatico e riducendo al minimo l’impatto ambientale per il futuro.

Importanti sono i controlli preventivi che devono eseguire gli operatori del settore  che risolvono la maggior parte dei problemi di sicurezza alimentare: tutti coloro che partecipano alla manipolazione degli alimenti – dalla trasformazione alla vendita al dettaglio – devono garantire il rispetto di programmi come l’HACCP, un sistema che individua, valuta e controlla i pericoli importanti per la sicurezza alimentare, dalla produzione primaria al consumo finale.

Obiettivo fondamentale da raggiungere è anche il fare squadra per la sicurezza alimentare, collaborazione necessaria a vari livelli, sia all’interno dei settori di un governo e sia tra le diverse frontiere, atteggiamento utile anche per combattere le epidemie di origine alimentare a dimensione globale.

 


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