Colpisce più del 50% dei ragazzi
Il 7 febbraio è la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyber-bullismo e anche quest’anno sono numerose le iniziative che si svolgono nelle scuole italiane. La scuola è infatti uno dei luoghi dove più diffusamente si manifesta il fenomeno e dove più efficacemente possono essere implementate strategie di contrasto.
Si definiscono come bullismo le prepotenze perpetrate da bambini e ragazzi nei confronti di coetanei. Il bullismo tende a escludere la vittima dalla comunità ed è caratterizzato dalle tre condizioni di intenzionalità, persistenza nel tempo e asimmetria nella relazione.
I dati disponibili indicano un’ampia diffusione del fenomeno, ma per approfondirne la conoscenza l’Istat sta progettando una nuova indagine. Secondo quanto riportato dal presidente dell’Istat, in un’audizione presso la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza dello scorso anno, sulla base dell’ultima rilevazione statistica, più del 50% degli intervistati 11-17enni ha riferito di essere rimasto vittima, nei 12 mesi precedenti, di un qualche episodio offensivo, non rispettoso e/o violento. Quasi uno su cinque, ha dichiarato di aver subìto azioni tipiche di bullismo una o più volte al mese, e per quasi la metà di questi casi si tratta di una “ripetizione degli atti decisamente asfissiante, una o più volte a settimana”.
Le ragazze sono più facilmente vittima di bullismo rispetto ai maschi. Allo stesso modo i giovani stranieri, rispetto agli italiani, subiscono episodi di bullismo in misura maggiore. Geograficamente è più frequente imbattersi nel fenomeno nelle regioni del Nord, mentre socialmente esso è più diffuso tra chi vive in zone disagiate.
In un contesto in cui l’Istat segnala che l’85,8% dei ragazzi tra 11 e 17 anni di età utilizza quotidianamente il telefono cellulare e il 72% di loro naviga in Internet tutti i giorni (2018), è rilevante il fenomeno del cyber-bullismo praticato in rete, che riguarda più di un quinto di tutte le vittime di bullismo.
Nel 2017 è stata approvata una legge per contrastare il cyber-bullismo. La legge ha privilegiato interventi di carattere socio-educativo, che coinvolgono le responsabilità dei genitori e della scuola, con azioni a carattere preventivo e favorendo attenzione, tutela ed educazione nei confronti di tutti minori coinvolti, vittime e responsabili.
Di recente la Camera ha approvato una proposta di legge che introdurrebbe varie novità. Durante la discussione a Montecitorio, grande rilevanza mediatica ha avuto l’intervento dell’onorevole Sensi. Il deputato ha riportato con notevole efficacia emotiva la sua esperienza personale di vittima di bullismo per problemi di obesità.
La proposta di legge, ora al vaglio del Senato, contiene alcune misure di carattere socio-educativo a cui accosta l’impiego di strumenti penali e una riforma delle misure coercitive di natura non penale applicabili dal tribunale per i minorenni (percorsi di mediazione e progetti di intervento educativi a finalità rieducativa e riparativa sotto la direzione dei servizi sociali minorili).
La proposta prevede inoltre una modifica del codice penale per includervi “condotte di reiterata minaccia e molestia che pongono la vittima in una condizione di emarginazione” e l’aggravante per fatti commessi da più persone. Verrebbe poi modificata la legge del 2017 sul cyber-bullismo al fine di estenderne il campo anche alla prevenzione e al contrasto del bullismo. Altre misure sono l’aumento dell’ammenda in caso di inosservanza dell’obbligo scolastico, la predisposizione da parte del Ministero dell’istruzione di strumenti di valutazione e di monitoraggio da mettere a disposizione delle scuole, l’istituzione di un servizio di assistenza alle vittime di bullismo e cyber-bullismo.
Il problema verrà discusso anche in un evento organizzato dalla Fondazione Cesare Pozzo per la mutualità e dalla Mutua sanitaria Cesare Pozzo. Nella Biblioteca Cesare Pozzo di Milano in via San Gregorio 48, l’11 febbraio alle 15.00 verrà infatti presentato il libro di Marilena Nocilla, I monologhi della speranza, una raccolta di dodici monologhi a carattere educativo-sociale, su temi quali il bullismo, la violenza di genere, il razzismo e l’illegalità.
La Mutua sanitaria Cesare Pozzo ha già sostenuto iniziative di contrasto al bullismo, in particolare ha supportato la produzione e diffusione di un video realizzato da ragazzi delle scuole di Alessandria.